In Sen Del Vero

Testo definizione ciclo: “Il Sen del Vero”©Agostino Bergo(2020-2023):
Dalla poesia di Metastasio, il Ciclo è l’elevazione di una ricerca che, dopo aver tanto inventato, piange nel contemplare
l’inganno autoinflitto nel cercare di ridisegnare una realtà, comunque tragicamente intollerabile. Trovare inquieto
riposo solo in ciò che è Vero porta a preferire alla Morale una favola. L’immaginazione appare irreale solo a coloro i
quali non l’hanno approfondita abbastanza da realizzare quanto solo le favole spieghino la realtà.
Queste sono l motivazioni sottese alla precisa scelta di avvalersi di personaggi biblici per spiegare il senso della
profonda bellezza insita nella possente fragilità delle vite delle persone. Gli altrimenti privi di senso abissi di dolore e
commozione umana, mediante il Cristianesimo, possono essere compiutamente indagati. Questo l’insensato dolore
ispira la creatura, ontologicamente spezzata, a tendere di nuovo, attraverso la prostrata condizione corporea, ad un
continuo auto perfezionamento che ne determini il significato.

San Michele L’arcangelo che uccide il male

© Agostino Bergo(2020),olio su tela,80x120x3.5cm.

Concept: “In Sen del Vero” ©Agostino Bergo(2020-2023)
Titolo: “San Michele: L’Arcangelo che uccide il Male”©Agostino Bergo(2020)
Autore: Agostino Bergo
Tecnica: Olio
Supporto: Tela
Dimensioni: 80x120x3.5cm
Opera Vincitrice della Selezione “Sharing Art – Solid Identity – Art in Armenia 2020, valido per la partecipazione alla
Biennale di Yerevan (Armenia).
Esecutore materiale: Agostino Bergo
Sviluppo Progetto complessivo: Agostino Bergo
Sviluppo Progetto artistico: Agostino Bergo
Sviluppo contenuti ed esegesi: Agostino Bergo
Sviluppo artistico: Agostino Bergo
Sviluppo intellettuale: Agostino Bergo
Sviluppo pose e composizione artistica: Agostino Bergo
Tema: Il discorso dell’empio.
Impianto stilistico e compositivo: prendendo le mosse dal secondo capitolo del Libro della Sapienza, l’Arcangelo
Michele, si getta sulla creatura chimerica, simbolo dell’avidità umana. Non ancora del tutto fisicamente pervaso
dall’immanenza e dal disprezzo per i giusti, all’empio viene data una ultima possibilità di redenzione, sotto la spada di
San Michele. L’aureola dell’Arcangelo recita “Chi è come Dio?”. Cosa sceglierà l’empio?

La Madonna della Tenerezza

Concept: “In Sen del Vero”© Agostino Bergo (2020-2023)
Titolo: “La Madonna della Tenerezza” © Agostino Bergo (2022)
Autore: Agostino Bergo
Tecnica: Olio e lamina d’oro
Supporto: Tela
Dimensioni: 40x60x3.5cm
Anno: 2022
Esecutore materiale: Agostino Bergo
Sviluppo Progetto complessivo: Agostino Bergo
Sviluppo Progetto artistico: Agostino Bergo
Sviluppo artistico: Agostino Bergo
Sviluppo contenuti ed esegesi: Agostino Bergo
Tema: Omaggio alla Theotokos di Vladimir, XII secolo, 69x104cm, Mosca, Galleria Tret’jakov.
Impianto stilistico e compositivo: La Madonna della Tenerezza è una rielaborazione pittorica secondo i canoni della pittura ad olio veneziana del tardo Rinascimento e del Barocco. La particolare prospettiva, scala valoriale, composizione cromatica della simbologia e della pittura sacra ortodossa sono state rese al meglio delle possibilità tecniche dell’autore per esemplificare gli alti concetti sottesi in un linguaggio visivo comprensibile ad un fruitore occidentale contemporaneo. La Madonna di Vladimir è stata scelta perché è una delle icone russe più venerate e famose nel mondo, fulgido esempio di iconografia Eleusa e considerata la protettrice della Russia (anche in relazione a numerosi e suggestivi aneddoti storiografici che qui non citiamo in quanto provenienti da fonti non pienamente verificate).

Attuale collocazione: Collezione Privata

La Santissima Trinità: omaggio a Rublev

Concept: “In Sen del Vero” © Agostino Bergo (2020-2023)
Titolo: “La Santissima Trinità: omaggio a Rublev” © Agostino Bergo (2021)
Autore: Agostino Bergo
Tecnica: Olio e lamina d’oro
Supporto: Tela
Dimensioni: 70x100x3.5cm
Esecutore materiale: Agostino Bergo
Sviluppo Progetto complessivo: Agostino Bergo
Sviluppo Progetto artistico: Agostino Bergo
Sviluppo artistico: Agostino Bergo
Sviluppo contenuti ed esegesi: Agostino Bergo
Tema: Omaggio alla Trinità di Rublev
Impianto stilistico e compositivo: prendendo le mosse dalla tradizione iconica russa, magistralmente espressa dal pittore Rublev, il quadro desidera offrire una rappresentazione contemporanea e autobiografica degli elementi dogmatici e iconici del soggetto ritratto. In particolare, secondo la tradizione ortodossa, il soggetto, genericamente denominato “L’Ospitata di Abramo”, rappresenta spesso i tre angeli che hanno comunicato ad Abramo l’Alleanza con Dio. In questo quadro si vorrebbe rappresentare il lato tenero, volontario e affettuoso della paternità, richiamato da un Dio Padre dalle sembianze di un giovane che indirizza in percorso del figlio verso la luce dello Spirito Santo. Il destino del Cristo è allegoricamente richiamato dalla fisicità dinamica del bambino che, nei primi tentativi di un cammino difficoltoso, assume, nella contorsione lombare e nel bilanciamento degli arti superiori, un’impostazione compositiva a croce. Dio Padre è ritratto con le sembianze di un padre giovane in omaggio alla Lunetta della Creazione sui soffitti della Basilica di San Marco a Venezia. Lo Spirito Santo è rappresentato come una nana blu: stadio teorico di una stella che può bruciare all’infinito e assume, per le particolarità dei gas combusti, una colorazione tendente allo spettro del blu.

La Sapienza di Dio

Concept: “In Sen del Vero” © Agostino Bergo (2020-2023)
Titolo: “La Sapienza di Dio” © Agostino Bergo (2020)
Autore: Agostino Bergo
Tecnica: Olio
Supporto: Olio e lamina d’oro
Dimensioni: raggio 60 cm. spessore 2 cm
Esecutore materiale: Agostino Bergo
Sviluppo Progetto complessivo: Agostino Bergo
Sviluppo Progetto artistico: Agostino Bergo
Sviluppo artistico: Agostino Bergo
Sviluppo contenuti ed esegesi: Agostino Bergo
Tema: Rappresentazione della Sapienza di Dio come descritta nel Libro dei Proverbi, Capitolo 8, versetti 22-31.
Impianto stilistico e compositivo: da un fondo in lamina d’oro emerge semplicemente il volto sorridente di una bambina affetta da Trisomia 21. Considero personalmente la presenza di un cromosoma in più come un salto evolutivo capace di rendere questi esseri umani dei generatori di felicità. Completamente avulsi dalla cinica logica dell’interesse personale e dalle dinamiche “causa-effetto”, con cui molti credono di mercanteggiare i sentimenti e gli affetti, questa bambina restituisce una spontaneità una vitalità che è l’unica lingua con cui forse possiamo parlare con Dio.